Marisa Migliani si racconta così.
Sono nata nella famosa “casa nova” di fronte all'Ippodromo, ora ci sono i giardini, il 31 agosto 1928. Sono, e lo dico con orgoglio, pratese di nascita. Prato è la città che amo e dove ho sempre vissuto, tranne il breve periodo di Vaiano, quando mio marito, Giorgio Sadun, era impegnato politicamente nel partito e nelle Istituzioni di quel nuovo Comune.
Mio testimone di nozze è stato Carlo Ferri, il primo sindaco di Vaiano.
Inoltre, l'amicizia con Giorgio Gori è stata per me importante, un legame profondo, di affetto fraterno; e conoscere le sue vicende di guerra, gli orrori patiti nei lager, non solo mi hanno fatto riflettere ma hanno spinto anche me a trascrivere, in poesia e in prosa, le mie emozioni, le paure, i fatti di guerra di cui ero stata testimone. Tali testimonianze sono incluse nei volumi di “Ultime Voci” collana voluta e seguita, dall'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Prato.
Faccio parte dell'Associazione Culturale Pratese “Il Castello”, fin dai primi anni. Sono presente con i miei scritti in tutte le antologie dalla stessa pubblicate e ciò mi onora.
L'associazione mi ha aiutato a crescere in questa mia voglia di raccontare ed è per me come una famiglia.
"Insieme" di Marisa Migliani